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Noi di Girovagando amiamo viaggiare e giardarci intorno criticamente, motivo per cui la complessa situazione geopolitica degli ultimi tempi non poteva lasciarci indifferenti... Vogliamo dedicarci in questo articolo diviso in 2 parti all'approfondimento di alcuni temi che chiamano in causa, in un interessante effetto domino, eventi degli ultimi decenni del nostro paese che hanno fatto la Storia, quelli di cui la nostra generazione ha sentito parlare sin da bambini (Ustica,Sigonella, guerre nel Golfo...). Trovandone, al di lá dello stantio e inutile chiacchiericcio di politici e quotidiani di turno, un filo conduttore omogeneo e ben definito, in cui i singoli episodi si incastrano alla perfezione come in un grande puzzle, a matrice anglo-americana-sionista. Analizziamoli un po'....

-Strage di Ustica (1980): un MiG libico di fabbricazione russa viene abbattutto da un caccia americano (o francese) partito da una delle numerose basi NATO in Italia. Ma nella traiettoria si trovava, come noto, un DC-9 in volo da Bologna a Palermo: 81 vittime civili tra cui 13 bambini, numerose famiglie distrutte e l'onta di processi giudiziari infiniti con centinaia di depistaggi, che arrivano però dopo oltre 35 anni alla condanna per i Ministeri della Difesa e dei Trasporti al risarcimento per complessivi 500 milioni di euro, tra familiari delle vittime ed eredi di Aldo Davanzali, proprietario all'epoca della compagnia aerea privata ITAVIA, fallita subito dopo il disastro aereo. L'accusa è quella di non aver garantito la sicurezza del volo civile nello scenario di una vera azione di guerra tra forze militari "straniere"... ma per cui nessuno "straniero" è mai stato realmente chiamato a rispondere. Ma questo è, diciamo, un altro discorso...

- Crisi di Sigonella (1985): il premier Bettino Craxi rivendicando la competenza italiana del caso, rifiuta di consegnare 6 terroristi Palestinesi alle forze speciali americane, che hanno intercettato in volo, sempre da basi Nato e sempre in Italia, i Palestinesi, fuggiti a seguito del dirottamento della nave da crociera italiana Achille Lauro in Egitto, in cui perse la vita un cittadino ebreo-americano. Ne consegue come da foto in copertina, un duplice accerchiamento da parte dei marines e dei militari italiani a loro volta. Si sfiora il conflitto a fuoco tra italiani ed americani, ma alla fine dopo fitte telefonate notturne tra Craxi e Reagan il primo sarà irremovibile nel non consegnare i Palestinesi agli americani. Sarà ricordato come uno degli ultimi, forse l'ultimo, atto di sovranità dell'Italia. Che verosimilmente lo stesso Craxi pagherà a caro prezzo solo pochi anni dopo.

- Mani Pulite (1992-1994) Craxi e tutta la classe politica in auge all'epoca pagheranno una scarsa malleabilità alle ingerenze americane, tra cui Sigonella e al contempo una gestione sicuramente spregiudicata dei cosiddetti finanziamenti illeciti ai partiti. "Lo fanno tutti", si dirà ma chi davvero pagherà politicamente per tutti sarà Craxi, condannato definitivamente a 10 anni di carcere, mai scontati in virtú della celebre latitanza ad Hammamet in Tunisia. L'eroe indiscusso di Mani Pulite sarà il magistrato Antonio Di Pietro, di lì a pochissimo avviato ad una carriera politica con alterne fortune. Sarà Silvio Berlusconi a raccogliere il testimone della "nuova" politica in Italia, che alla fine tra varie condanne e metodi corruttivi conclamati di innovativo avrà ben poco.... Fino ad arrivare all'ultimo governo dopo quasi un ventennio nel 2011, in cui sarà sempre di più un nuovo attore a decidere le sorti dei presunti governi "sovrani": l'Unione Europea, con le sue istituzione monetarie e i suoi indissolubili legami Bruxelles-Washington.

- Guerra nel Golfo I e II (1991-2003) : I due presidenti USA Bush, padre e figlio danno il via alla guerra contro il discusso dittatore iracheno Saddam Hussein con vari pretesti: invasione del Kuwait, esportazione della democrazia (sic!) ed eliminazione delle armi di distruzioni di massa (mai trovate...), di cui sarebbe stato in possesso Saddam, che viene deposto e brutalmente eliminato fisicamente, lasciando tra l'altro una vergognosa scia di morti e sfollati tra la popolazione civile irachena, per instaurare un governo "democraticamente" amico dell'Occidente, malleabile nella gestione delle risorse di petrolio e nelle delicate questioni geopolitiche dell'area mediorientale. Insieme a Gheddafi il dittatore iracheno era stato uno dei promotori della cosiddetta "dedollarizzazione" nelle transazioni petrolifere ossia l'abbandono del dollaro a vantaggio di altre valute come moneta di scambio nella commercializzazione del petrolio, storicamente uno degli indiscutibili ed irrinunciabili punti di forza dell'egemonia USA.

- Primavere arabe (2011), destituzione ed eliminazione fisica di Gheddafi: Anche in questo caso parliamo di un discusso personaggio politico, non certo esente da ombre, come non lo sono del resto i vari leader occidentali. Ma Gheddafi piaccia o no è stato per il nostro Paese e non solo, uno dei partner commerciali e politici più importanti del secolo scorso. Entrato nel 1976 nel 10% del capitale sociale di Fiat, il "colonnello" attraverso la finanziaria di Stato LAFICO ha successivamente acquisito partecipazioni societarie in Banca di Roma, Unicredito, Eni, Juventus e altre primarie aziende e banche italiane, legato a doppio filo alle vicende italiche anche e soprattutto tramite le indispensabili forniture di gas e petrolio. Ma tant'è, Gheddafi, che insieme a Saddam e altri leader arabi si era spinto troppo nel tentativo di rendere i produttori di petrolio più forti e indipendenti anche attraverso la dedollarizzazione del suo mercato, paga con la vita, in una macabra spettacolarizzazione della sua fine, un'americanata che ha gettato poi tutta l'area in anni di miseria e guerra civile, che l'Europa e l'Italia in particolare ha pagato in termini di mancate forniture di gas e petrolio, oltre che di immigrazione incontrollata dai vicini paesi nordafricani...